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Inquinamento domestico: come migliorare la qualità dell’aria in casa

Inquinamento domestico

Uno dei rischi domestici che probabilmente non hai mai considerato così importante è quello dell’inquinamento domestico, chiamato anche inquinamento indoor.

Se pensi che l’aria che respiri sia inquinata solamente a causa dei mezzi di trasporto, delle centrali termoelettriche o delle mega industrie, sappi che, in realtà, non è così.

Ovviamente sono le maggiori cause di inquinamento ambientale insieme ai sistemi di riscaldamento residenziali ed industriali, ma c’è un pericolo ancora più infido in quanto completamente silenzioso e insospettabile:

L’inquinamento domestico!

Cos’è l’inquinamento domestico?

L’aria presente all’interno della tua casa è fino a 10 volte più inquinata rispetto a quella esterna. Un nemico invisibile che avvelena ogni giorno te e la tua famiglia senza che tu te ne accorga.

Di seguito un video di Medicina33 che parla proprio di inquinamento in casa:

Uno studio condotto al centro di ricerca della George Washington University ha rilevato 45 sostanze dannose nel 90% delle abitazioni esaminate.

Tra queste, ftalati e fenoli, sostanze cancerogene ed estremamente pericolose per il sistema riproduttivo, e fluorurati, molto dannosi per l’apparato digerente e per il sistema nervoso.

Tradotto, non è un fattore che puoi sottovalutare.

E non venirmi a parlare dei depuratori d’aria!

Esistono ovviamente prodotti mediamente buoni, ma non risolvono assolutamente il problema. Sono in grado di catturare una parte del pulviscolo presente nell’aria, ma solamente a livello locale, ad esempio una stanza. Alcuni hanno filtri attivi che riducono gli odori di fumo, ma non “purificano l’aria” nel vero senso della parola.

Non a caso, nelle nuove costruzioni, soprattutto nelle case senza gas, vengono previsti quasi sempre dei sistemi di ventilazione meccanica controllata che, oltre a recuperare il calore, ricambiano l’aria filtrandola completamente da micro polveri e pollini.

Per proteggerti dal pericolo dell’inquinamento indoor, però, è bene che tu comprenda innanzitutto quali sono le cause che rendono così poco sana l’aria all’interno delle tue 4 mura.

Le cause dell’inquinamento domestico

Prodotti chimici

Molti prodotti che usi quotidianamente, come saponi, detersivi, deodoranti, profumi, lacche e profumatori ambiente, rilasciano nell’aria sostanze altamente tossiche.

Anche se in piccole quantità, ognuno di questi prodotti utilizzati tutti i giorni o quasi, rilascia delle sostanze che poi respiri nell’arco della giornata.

Dovresti quindi arieggiare spesso i locali, soprattutto quelli in cui vivi di più come camera da letto e cucina.

Materiali da costruzione

Molti materiali da costruzione come il tufo e il granito, o materiali isolanti come la fibra di vetro o di roccia, sprigionano, con il tempo, sostanze altamente pericolose. Primo tra tutti il Radon, un gas altamente radioattivo che rimane incastrato tra le mura della tua casa.

Questa sostanza è inoltre presente in quantità importante nel sottosuolo e si insinua in casa tua tramite:

  • micro fessure
  • condutture del gas metano
  • rete idrica
  • aria esterna

In questo video puoi vedere quanto può essere pericoloso il Radon:

Un’altra sostanza cancerogena presente in casa è la formaldeide. La trovi all’interno di colle, resine e vernici.

Una delle principali cause di rilascio di formaldeide nell’aria di casa sono gli arredamenti economici. I mobili in truciolato o compensato contengo colle e resine ricche di formaldeide, che viene rilasciata col tempo.

Hai presente quel classico odore di “nuovo” di un mobile in legno? Bene, stai respirando della formaldeide.

Che facciamo? Risolviamo il problema con un purificatore d’aria in camera?

Umidità

Come saprai bene, un tasso di umidità alto e non controllato provoca la formazione di muffe sulle pareti, soprattutto in prossimità di punti freddi come i ponti termici, e tu finisci per conviverci, respirandone piccole parti rilasciate nell’aria.

Considera che il tasso di umidità ideale in casa dovrebbe rimanere tra il 40% e il 60%. Superati questi valori, oltre a generare muffe, l’aria diventa un habitat ideale per microbi, virus e batteri, che si annidano in luoghi poco accessibili e si moltiplicano.

Polvere

Non so chi faccia le pulizie in casa tua, ma di sicuro sai perfettamente quanto poco tempo ci metta la polvere a formarsi in casa.

Sui mobili, negli angoli, sotto letti e divani, non fai in tempo a toglierla che si riforma.

Il problema è che la polvere in casa può essere altamente irritante o creare allergie.

Questa non è di certo una novità, ma unita all’umidità, diventa anche terreno di proliferazione di acari e altri parassiti che alloggeranno nella tua dimora senza essere mai stati invitati.

Purtroppo, qui, aprire le finestre per il ricambio d’aria non serve a molto, in quanto faresti entrare ulteriore pulviscolo.

In questo caso, infatti, è utile una ventilazione meccanica controllata perché va a filtrare l’aria in ingresso.

Cottura

La cottura dei cibi provoca un alto tasso di umidità che andrebbe eliminato in maniera abbastanza rapida dalla tua cucina tramite la cappa o, anche qui, con una ventilazione meccanica.

Oltre a questo, viene emesso in aria del particolato, oltre a monossido di carbonio, anidride carbonica e biossido d’azoto. Questo soprattutto quando prepari cibi fritti o grigliati.

Ancora, se si utilizzano i classici fornelli a gas, la combustione del metano brucia ossigeno ed emette CO2 in casa.

Anche la cottura, quindi, contribuisce all’inquinamento indoor.

Respiro

No, tranquillo, non devi smettere di respirare in casa!

Però, per quanto possa sembrare una cosa da poco, anche semplicemente respirando bruci ossigeno ed emetti CO2.

Quando si parla di “aria viziata” di norma si intende un luogo dove ci sono più persone che respirano e sudano (ok, non è il massimo come immagine, ma è per rendere l’idea) senza ricambio d’aria.

Infatti, se ci fai caso, in luoghi molto affollati come discoteche, cinema e sale convegni, sono presenti sistemi di ventilazione e ricambio aria molto importanti.

Fumare in casa

Va beh, sembra scontato, ma fumare in casa contribuisce ad inquinarne l’aria. Ricordiamoci sempre che il fumo di sigarette contiene circa 400 sostanze tossiche, di cui circa 40 cancerogene.

Se hai un ricambio d’aria costante non è un grosso problema, ma in caso contrario sarebbe preferibile fumare fuori, evitando di aggiungere roba a tutto ciò che abbiamo visto fin ora.

Anche in questo caso, il depuratore d’aria può limitare l’odore di fumo, ma non le sostanze tossiche. Anzi, spesso sono proprio i depuratori d’aria che emettono odore di cloro, e sto parlando dei “migliori sul mercato”.

Quindi, riassumendo il tutto, mettere il naso fuori e respirare lo smog cittadino, praticamente è più salutare!

Il fatto è che spesso non diamo peso a quanto può farci bene respirare aria pulita. A volte può bastare una passeggiata in montagna per rigenerarci e purificare un po’ il nostro corpo.

Figurati respirare aria più pulita tutti i giorni nella tua casa.

Anche perché i pericoli a cui vai in contro sono reali, da semplici allergie a malattie più gravi:

Malattie gravi

L’inquinamento domestico, come hai visto, deriva principalmente da sostanze tossiche presenti nell’aria di casa. Queste sostanze sono per la maggior parte cancerogene, soprattutto il Radon che è la seconda causa della formazione di tumori al polmone dopo il fumo.

La seconda causa! Non l’inquinamento ambientale, non lo smog, il Radon!

Anche la formaldeide è una sostanza altamente cancerogena, responsabile principalmente di tumori al naso-laringe e leucemia.

Quindi, riuscire ad eliminare in gran parte queste sostanze con una ventilazione meccanica controllata sarebbe una cosa molto sensata.

Malattie croniche

Molte sono, invece, le malattie cosiddette “croniche”, meno gravi ma molto fastidiose e spesso debilitanti.

Sto parlando di allergie, reazioni cutanee, riniti allergiche, asme.

È possibile che tu sia allergico a pollini e graminacee, da cui ti puoi difendere filtrando l’aria in casa, ma spesso possiamo essere allergici o intolleranti anche ad agenti chimici presenti in prodotti spray per la casa o la cura personale.

Per farti capire che non sto “ingrandendo il problema”, ti basti sapere che il Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018 ha stimato circa 200 milioni di euro l’anno di costi sanitari solamente per le patologie legate all’inquinamento indoor.

200 milioni l’anno per le malattie da inquinamento domestico!

I soggetti a cui è principalmente rivolto il Piano Nazionale di Prevenzione sono ovviamente:

  • I bambini
  • Le donne in gravidanza
  • Le persone che già soffrono di altre malattie

Ok, fin ora spero di non averti fatto venire la depressione, ho solamente voluto metterti in luce tutti i rischi e le cause dell’inquinamento indoor.

È chiaro che si tratta di un problema grave, ma è altrettanto vero che non è poi così complicato da risolvere. Ci sono solamente delle piccole regole da conoscere e ora le vediamo insieme.

Come migliorare la qualità dell’aria in casa

Ora che hai visto quanto questo problema non sia da sottovalutare, ti spiego come migliorare la qualità dell’aria, riducendo drasticamente l’inquinamento domestico.

Sostanzialmente, il metodo per ridurre drasticamente l’inquinamento indoor è quello di avere un costante ricambio d’aria.

Ricambiare l’aria viziata ed inquinata con quella esterna più sana è fondamentale per eliminare le sostanze inquinanti, ristabilire un buon livello di umidità ed eliminare gli odori.

So che può sembrarti strano, ma l’aria esterna è decisamente più sana e ossigenata rispetto a quella interna.

In realtà, esistono alcuni accorgimenti che puoi adottare per limitare la formazione di sostanze inquinanti nell’aria di casa, ma è un’attività tutt’altro che semplice.

Per alcuni prodotti, come lacche, deodoranti, profumatori ambiente e detersivi, puoi cercare versioni più “ecologiche”. Individuarne alcuni potrebbe essere un’azione che limita l’emanazione di sostanze tossiche in casa.

Altro esempio, i mobili in truciolato o compensato (praticamente la maggior parte dei mobili economici), sono ricchi di colle e resine contenenti alti tassi di formaldeide, altamente cancerogena, in quanto può provocare leucemia oltre a tumori al naso-laringe.

È infatti preferibile, dal punto di vista salutare, che tu scelga prodotti in legno massello, cioè in legno vero derivante direttamente dai tronchi, anche se più costosi.

Meglio ancora, puoi cercare mobili costruiti con legno certificato FF (Formaldehyde-Free).

Questi accorgimenti, ovviamente, incidono in maniera abbastanza marginale, in quanto possono limitare solo una piccola parte del tasso totale di inquinamento domestico.

Il ricambio d’aria, invece, è fondamentale per eliminare buona parte dell’inquinamento indoor.

Come ricambiare l’aria di casa

Per ventilare gli ambienti domestici hai 2 modi:

  • Naturale
  • Controllato

Il metodo naturale per arieggiare i locali è quello di aprire le finestre per far uscire l’aria viziata e far entrare quella nuova.

Quanto devi tenerle aperte?

A questa domanda non c’è una risposta esatta, in quanto ci sono moltissimi fattori che incidono sul tasso di ricambio.

La grandezza della finestra rispetto alla stanza, il fatto di aprirne una o più di una in casa facendo corrente, se fuori c’è vento o non si muove una foglia.

Ci sono, però, delle regole base su quanta aria bisogna ricambiare. In media bisognerebbe riuscire a cambiare tutto il volume d’aria di casa ogni 2 ore.

Per fare questo bisognerebbe tenere le finestre aperte per molte ore al giorno.

Secondo te in quanti seguono questa regola?

Bravo, praticamente nessuno.

Questa attività, in realtà, presenta comunque dei problemi.

L’efficienza di ricambio aria, come abbiamo visto sopra, è abbastanza scarsa, a meno che non si stia costantemente con le finestre aperte.

Oltre a questo, ci sono tutta una serie di micro-polveri e allergeni che, dall’esterno entrano in casa. Quindi rischi di avere l’effetto contrario, invece di espellerli, ne fai entrare di nuovi.

In ultimo, aprire le finestre genera una dispersione immensa di calore.

Cosa fai quindi in inverno?

Spendi soldi per scaldare casa e poi butti fuori il calore aprendo le finestre?

Oppure stai al caldo respirando la stessa aria per giorni?

Nelle nuove costruzioni o ristrutturazioni importanti è fondamentale che questa attività venga fatta in maniera controllata da un sistema di ventilazione meccanica.

Sono sistemi che oltre ad effettuare un ricambio d’aria costante, recuperano il calore, evitando la dispersione che avresti aprendo le finestre.

Come funziona la ventilazione meccanica controllata?

Ventilazione meccanica controllata

Ipotizza di essere in inverno, in casa hai 20° e fuori ce ne sono 0°.

Con la ventilazione meccanica controllata l’aria viziata (calda), uscendo, cede il calore a quella pulita (fredda) che entra.

Il risultato sarà che l’aria viziata che in casa sta a 20° esce a circa 2°, mentre l’aria che fuori sta a 0°, entra pulita e filtrata a 18°.

Quindi l’aria viene ricambiata ma il calore rimane in casa

Le temperature sono indicative, è solo per darti l’idea del funzionamento.

Questo è il motivo per cui nelle case nuove, specialmente quelle molto isolate, dalla classe B in su, vengono installati i sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC).

Oltre a questo, la VMC filtra l’aria in ingresso, lasciando fuori micro-polveri, polline e allergeni in genere

In più normalizza i livelli di umidità dell’aria interna.

In conclusione, la ventilazione meccanica controllata rimane l’unico sistema in grado di ridurre drasticamente l’inquinamento domestico senza dispersioni di calore.

A presto, Stefano.

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