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Come produrre acqua calda sanitaria senza gas

acqua calda sanitaria senza gasSe stai costruendo casa o effettuando una ristrutturazione e non vuoi più avere a che fare con il contatore del metano, dovrai studiare come produrre acqua calda sanitaria senza gas.

In questo articolo vediamo quali sono le possibili soluzioni, le loro differenze e a quali impianti possono essere abbinate.

Sappi che scegliere la giusta tipologia in base alle tue esigenze ed unirla alla giusta tariffa, ti permetterà di risparmiare sui consumi.

1) Pompa di calore per riscaldamento raffrescamento e acqua calda sanitaria

Installare una pompa di calore per riscaldamento raffrescamento e acqua calda sanitaria è un metodo classico per produrre acqua calda e scaldare casa in maniera efficiente e senza gas.

Alla pompa di calore utilizzata per il riscaldamento viene aggiunto un serbatoio d’accumulo per la produzione dell’acqua calda ad uso sanitario.

Ovviamente il circuito di riscaldamento e quello per scaldare l’accumulo sono separati. D’estate, infatti, la pompa di calore scalderà solamente l’accumulo sanitario, consumando solamente l’energia necessaria, mentre il circuito di riscaldamento rimarrà chiuso.

2) Scaldacqua a pompa di calore

Lo scaldacqua a pompa di calore, detto anche pompa di calore per acqua calda sanitaria, è un sistema estremamente efficiente per produrre acqua calda.

È composto da un boiler alimentato da un circuito in pompa di calore anziché da una resistenza elettrica. I consumi sono circa 4 volte più bassi rispetto ad un boiler elettrico. Inoltre non ha bisogno di nessuna unità esterna, a differenza delle “sorelle maggiori”.

È un sistema che può essere integrato a molti impianti. Per fare degli esempi, poniamo il caso tu abbia una caldaia a pellet per il riscaldamento di casa.

D’estate sarebbe poco conveniente, oltre che davvero scomodo, mantenerla accesa solamente per produrre acqua calda sanitaria.

E qui ti regalo una chicca davvero interessante!

Durante l’estate puoi tenere la caldaia spenta utilizzando solo lo scaldacqua a pompa di calore.

Nelle mezze stagioni e in inverno, invece, puoi utilizzare l’accumulo dello scaldacqua anche a pompa di calore spenta, alimentandolo con la caldaia a pellet che è già accesa per il riscaldamento.

Questa configurazione ti ottimizza davvero tanto i costi annuali e ti permette di produrre acqua calda sanitaria senza gas.

Un altro esempio è quello di utilizzare separatamente una pompa di calore per riscaldamento più uno scaldacqua a pompa di calore per acqua calda sanitaria.

La prima volta che ho sentito parlare di questa soluzione, ad un corso a Latina, non mi sembrava per nulla una soluzione geniale.

Non capivo che senso potesse avere installare 2 pompe di calore diverse quando ne bastava una per fare tutto.

Ed invece ha senso eccome! Ti spiego brevemente perché:

La pompa di calore non può produrre istantaneamente l’acqua calda nel momento in cui hai bisogno. Più che altro avresti bisogno di molta potenza in pochi secondi, cosa che farebbe perdere efficienza alla macchina. Devi, quindi, installare un serbatoio d’accumulo e produrre acqua calda sanitaria lentamente.

Il fatto è che installare un accumulo da collegare alla pompa di calore principale ha un costo abbastanza simile a quello di uno scaldacqua a pompa di calore.

Ma perché scegliere questa soluzione se i costi sono più o meno gli stessi?

Principalmente per 2 motivi:

  • Nelle case di nuova costruzione serve sempre meno potenza per scaldare. Se, però, la macchina deve produrre anche acqua calda sanitaria, molto probabilmente servirà una taglia maggiore e potrebbe costarti anche 1.000-2.000€ in più. Utilizzando una pompa di calore separata per l’acqua calda sanitaria ottimizzi le potenze e quindi i costi di impianto.
  • Avere 2 impianti separati può essere una soluzione valida a livello di gestione e di sicurezza. Se un impianto, per qualsiasi motivo, dovrebbe darti qualche problema (sì, è bene considerare anche gli imprevisti) limiteresti il problema SOLO all’ACS o SOLO al riscaldamento.

Quindi con 2 impianti separati ti ritrovi a spendere all’incirca gli stessi importi, ottimizzi costi e gestione.

3) Impianto solare termico

L’impianto solare termico è composto da pannelli solari posizionati sul tetto (o comunque in una zona soleggiata) e da un serbatoio di accumulo.

All’interno dei pannelli scorre dell’acqua tecnica che viene scaldata dal sole e che viene fatta passare nell’accumulo, scambiando calore con l’acqua calda sanitaria.

È volutamente una spiegazione sintetica. Serve solamente ad inquadrarne il funzionamento.

Esistono, in realtà, diverse configurazioni e tipologie di impianti solari termici. Ho scelto per semplicità la configurazione standard.

Ciò che devi sapere è che un impianto solare termico ha sempre bisogno di un integrazione per il funzionamento invernale.

Se utilizzato come unico impianto per l’acqua calda sanitaria deve avere una resistenza che aumenti la temperatura quando fuori fa molto freddo.

Il solo impianto solare, in inverno, non riesce a raggiungere le temperature necessarie agli scopi sanitari.

Inoltre, dovrebbe essere estremamente sovradimensionato.

Il problema, in questo caso, è che d’estate avresti talmente tanta energia termica da dover smaltire in qualche modo.

I pannelli andrebbero subito in sovratemperatura e l’unico modo per risolvere il problema, è utilizzare quest’acqua rovente per scaldare un eventuale piscina.

Un’altra configurazione potrebbe essere quella di inserire l’impianto solare termico in un sistema già esistente, in maniera da lavorare da solo d’estate e integrando calore in inverno.

Questa soluzione, infatti, si sposa bene con una caldaia a condensazione, ma te la sconsiglio fortemente in una casa senza gas.

Tieni presente che produrre ACS con una pompa di calore richiede pochissima energia, quindi anche d’inverno spenderesti pochissimo.

Se poi installi un impianto fotovoltaico, devi considerare che produrre energia elettrica con il sole (fotovoltaico) e sfruttarla per produrre ed accumulare acqua calda sanitaria (pompa di calore) è come produrre acqua calda con un solare termico, con la differenza che anche in inverno ti scaldi grazie al sole.

Quindi, se possiedi una pompa di calore per riscaldamento, raffrescamento ed acqua calda sanitaria o semplicemente uno scaldacqua a pompa di calore, non sarà necessario installare un solare termico.

A maggior ragione se hai anche un impianto fotovoltaico. In questo caso il solare termico diventa completamente inutile.

4) Impianto solare termodinamico

Su questo sistema voglio fare una premessa.

Per il mio punto di vista (e non solo) questo impianto è sempre stato pubblicizzato in maniera sbagliata, e anche un po’ fuorviante.

Viene venduto e sponsorizzato come un impianto solare che produce anche di notte e con la pioggia.

Innanzi tutto quel che metti sul tetto o sulla parete NON è un pannello solare. Secondo, produce acqua calda anche di notte, sì, ma consumando energia elettrica.

Di fatto, l’impianto solare termodinamico domestico è semplicemente una piccola pompa di calore, che invece di avere l’unità esterna classica con la ventola, ha questa piastra in cui scorre il gas refrigerante.

Quindi è a tutti gli effetti una pompa di calore per acqua calda sanitaria, ma con lo scambiatore esterno senza ventola.

Se sta sotto il sole, sicuramente ha una buona efficienza, ma nei mesi invernali, senza ventola, ha un’efficienza pessima ed è molto più frequente il rischio di congelamento del pannello, lasciandoti facilmente senza acqua calda proprio quando ne hai più bisogno!

5) scaldabagno elettrico

Lo scaldabagno elettrico classico, quindi il boiler elettrico a resistenza, è un impianto che non consiglierei praticamente mai.

È composto da un accumulo dove viene stoccata l’acqua e da una resistenza elettrica che la scalda.

Utilizzando resistenze i consumi sono elevatissimi.

L’unico caso in cui potrebbe essere conveniente installarlo è un ufficio o un negozio in cui l’acqua calda serve davvero solo per lavarti le mani nei mesi più freddi e nemmeno tutti i giorni.

In tutti gli altri caso non è un buon metodo per produrre acqua calda sanitaria senza gas.

Il problema è che non sempre ci si rende conto di quanto può pesare uno scaldabagno elettrico sul consumo totale.

In molti casi può pesare più del riscaldamento stesso, soprattutto in case con 3-4 persone e con pareti mediamente isolate.

Tutti sappiamo che l’energia elettrica costa parecchio e che, se la utilizzi per scaldare “qualcosa”, ne consumi molta.

Questo è valido per qualsiasi elettrodomestico che utilizza resistenze, quindi il ferro da stiro, il phon, il forno, la lavatrice, etc.

Ma allo stesso tempo non è facile quantificarla o rendersi conto di quanto possa incidere.

Considera che molti miei clienti hanno “paura” di installare una pompa di calore pensando di consumare troppo e li capisco benissimo.

Per farti capire di cosa stiamo parlando, però, devi sapere che uno scaldabagno elettrico consuma circa 4 volte più di una pompa di calore per acqua calda sanitaria.

Per dirtelo con i numeri, con 1 kWh di energia elettrica produce circa 0,9 kWh termici.

Una pompa di calore utilizzata per produrre acqua calda sanitaria, con 1 kWh elettrico arriva a produrre anche più di 4 kWh termici.

Queste sono le principali soluzione per produrre acqua calda sanitaria senza gas. Ora sta a te scegliere la più adatta alle tue esigenze e stipulare il contratto con il giusto fornitore.

Se hai domande puoi trovarmi sul gruppo Facebook Casa Senza Gas

A presto, Stefano.

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92 commenti su “Come produrre acqua calda sanitaria senza gas”

  1. Salve,a casa mia ho installato un boiler elettrico da 30 litri istantaneo e devo dire che oltre ad avere acqua praticamente bollente immediatamente,non ho la bolletta del metano,non ho la revisione/prova dei fumi della caldaia da fare,non inquina,costa pochissimo all’acquisto perchè parliamo di 80 euro,è facile da installare,occupa pochissimo spazio e in più,pensando che consumasse tanto,invece non consuma niente! È vero che siamo solo in 2 in casa però nella media spendo 85 euro ogni due mesi di bolletta! Ovvio al boiler non ho collegato i caloriferi,non ce li ho proprio,per il riscaldamento ho la stufa a legna,sarebbe impensabile collegare i caloriferi al boiler elettrico! Così facendo le spese le ho ridotte al minimo,anche perchè la legna me la faccio io,altrimenti per chi non vuole la stufa a legna può mettere il pellet che però ormai a 5 euro al sacco non sò quanto convenga.
    Che tra l’altro le stufe ci sono quelle che fanno da caldai però sono costose e gli impianti sono complicati.

    Rispondi
    • Ciao Roberto, grazie dell’intervento. Hai ottimizzato in maniera ottima tutti gli impianti. Il boiler elettrico ovviamente, essendo in 2, lo utilizzi poco, quindi nel tuo caso va più che bene, ma quando si è in più persone diventa oneroso ed è assolutamente preferibile quello in pompa di calore.

      Rispondi
      • Buonasera Stefano,
        io ho un appartamento di mq 85,00 con caldaia alimentata a gas metano. Sto valutando di eliminare la bolletta del gas. Pertanto da valutare sostituzione del fornello con induzione, valutare caldaia di che tipo (o in alternativa stufa).
        Per l’estate però per garantire acqua sanitaria, cosa dovrei fare?
        Grazie per la risposta

        Rispondi
  2. Buon giorno,
    un esperto potrebbe gentilmente aiutarmi a chiarire quanto segue:
    1. con la macchina impostata sulla pompa di calore, generalmente quanto tempo devo attendere per avere di nuovo l’acqua a 45-50 gradi una volta che e’ terminata l’acqua calda giacente nel serbatoio, per esempio a seguito di un paio di docce ?
    Nelle specifiche di alcuni modelli leggo: Tempo di riscaldamento : 5 – 7 -ore. Che cosa significa?

    2. se viene attivata, oltre alla pompa di calore, anche la resistenza elettrica, le due cose possono lavorare in contemporanea? e il tempo richiesto per riscaldare l’acqua, una volta terminata quella presente nel serbatoio, si riduce o meno ?

    Attualmente ho uno scaldabagno pompa di calore Ariston Nuos Evo 110 A+ WH ERP. Se impostato sulla pompa di calore solamente spesso l’acqua calda non basta per due docce, mi suggerite di impostare la funzione boost (Pompa di calore + Resistenza) ? Noi siamo in quattro. Qualche suggerimento?
    Grazie mille.

    Rispondi
    • Ciao Luigi, il tempo di riscaldamento dipende da diversi fattori. Quando leggi sulla scheda tecnica un tempo di riscaldamento in ore, vengono presi dei parametri standard, ad esempio con il tuo Nuos Evo da 110 litri ci vogliono 6 ore e mezza, ma considerando 20° in ambiente, umidità al 37%, ingresso acqua a 15° e che viene portata a 55°. Cambiando anche uno solo di questi paramenti cambia il tempo di riscaldamento.
      Il problema è che per 4 persone un bollitore da 110 è esageratamente sottodimensionato. Ti servirebbero 300-400 litri di accumulo, e se hai delle vasche da bagno anche 500 litri.
      Quindi finisci per svuotare in fretta il bollitore. Ci va poi tempo prima di poter fare una doccia decente e sei costretto ad utilizzare il Booster (resistenza + PDC). Il secondo problema è che la resistenza ti consuma 3 volte e mezza in più rispetto alla PDC, quindi per accorciare il tempo di riscaldamento (col Booster dovresti più o meno dimezzarlo) vai a consumare molto di più, inefficiando il fatto di avere un bollitore in PDC.

      Rispondi
  3. Ciao Stefano, grazie mille del commento. Molto professionale.
    Per sopperire al problema mi e’ stato proposto di aggiungere “in parallelo” un addizionale scaldabagno (Ariston Velis Evo 100 Lt). Che ne pensi?
    Se ti fossi trovato nella mia situazione che tipo di impianto avresti installato, tenendo presente che non c’e’ la canna fumaria a disposizione?

    Rispondi
    • Aggiungere un altro boiler elettrico in parallelo? Te lo sconsiglio vivamente! Sono altri 1,5kW di resistenza, sommata a 1,2 dell’altro + 0,85 in PDC sono 3,55kW potenzialmente impegnati, se hai il contatore da 3 e dovessi farli lavorare insieme non ti basta. Dovresti farli lavorare completamente separati (finito uno accedi dall’altro) ma con delle valvole a 3 vie e una modifica all’impianto, per poi andare a spendere molto di più come consumi.
      Ti avrebbero dovuto proporre un sistema sempre in PDC ma da 300 lt. Avresti speso un po’ di più ma per un sistema adatto al n. di persone e non ti troveresti in questa situazione.

      Rispondi
  4. Ciao a tutti, mi ritrovo proprio con il problema del gas, in pratica dove abito io non passa il metano e produco acqua calda sanitaria con le normali bombole a gas che fanno azionare una caldaia beretta a camera aperta modello rain per riscaldare l’acqua. Quindi, tra produrre acs e gas per la cucina, vado a spendere la bellezza di 60 euro al mese di gas ed una media di 100 euro al mese per corrente elettrica che mi serve tra l’altro in inverno per riscaldamento climatizzatore e raffreddamento climatizzatore per l’estate.
    Vorrei trovare una soluzione ottimale e che possa spendere poco.
    Abito a sud in Calabria, siamo una famiglia di 4 persone, avevo pensato al solare termico mi pare da 200/300 litri al prezzo di 500/600 euro, da utilizzare anche per mandare acqua calda a lavatrice (media 2 lavatrici al gg che equivale a 100 lt acqua) e lavastoviglie quindi risparmiare corrente dato che le resistenze di questi elettrodomestici riscaldano l’acqua per i lavaggi e consumano energia elettrica. Cosa ne pensate?
    Potrebbe essere buona la pensata o c’è qualcosa di meglio?
    Saluti

    Rispondi
    • Buongiorno giuseppe, potrebbe essere una soluzione. E’ solo da studiare un attimo l’impianto per portarlo agli elettrodomestici, ma è fattibile. Mi fa strano un po’ il costo, 500/600€ per un solare termico?

      Rispondi
  5. Ciao Stefano,
    Ho bisogno di un consiglio.
    Abito da sola in una casa (in affitto ) che non ha il metano pertanto per scaldare l acs utilizzo una vecchia caldaia a gasolio ..
    Non pago molto di affitto ma scaldare l acqua mi costa parecchio ..circa 1000 euro all anno.
    Per evitare di utilizzare i termosifoni e risparmiare 5 anni fa ho installato una stufa a pellet e ho ridotto i consumi.. ma sono comunque alti per un unico stipendio.
    Mi chiedevo..e se installassi un boiler elettrico o a pompa di calore in bagno? ( ammesso che il proprietario lo conceda credo )
    O è meglio traslocare ?

    Rispondi
    • Ciao Sandra, la soluzione ideale è proprio uno scaldacqua in pompa di calore. Non è invasivo, l’installazione è esattamente identica ad un boiler elettrico, ma con consumi circa 4 volte meno! E’ tutto all’interno dello scaldacqua quindi non c’è nessuna unità esterna. In che zona rimane l’immobile? Posso metterti in contatto con un installatore vicino a te.
      A presto, Stefano.

      Rispondi
  6. Ciao Stefano.
    Devo eliminare il gas dalla mia abitazione. E’ una villetta su tre livelli, 150mq in tutto, con 10 termosifoni (adesso sto utilizzando il gpl con una caldaia da 18kw). Avevo pensato ad una caldaia a pellet per il riscaldamento invernale abbinata ad uno scaldacqua a pompa di calore. In casa siamo in tre. Credi sia la soluzione più vantaggiosa per me?

    Rispondi
    • Ciao Vincenzo, direi proprio di sì, ma ci sono diverse configurazioni. Considera che tutte le aziende del circuito Casa Senza Gas, in caso di termosifoni, propongono esattamente questo abbinamento e quasi mai la pompa di calore.
      Ti invio tramite email lo schema base che di solito utiliziamo noi, per avere un’idea.

      Rispondi
  7. Buongiorno,
    sono in procinto di ristrutturare integralmente una piccola casa di campagna (in pietra) in provincia di Verbania, quando sarà ultimata avrà una superficie calpestabile al massimo di 80-85mq divisi in: 2 piani e un sottotetto abitabile (h media 2,40m). Ho intenzione di fare un cappotto di almeno 15cm ed un isolante sul tetto di 25-30cm, infissi a doppia camera ecc. di fatto la casa dovrebbe avere delle buone prestazioni energetiche. Ho letto varie opzioni e ipotesi, ma non ho le idee chiare. Dal vostro punto di vista che impianto valuteresti per avere la casa collegata solo elettricamente che produca ACS (per 4 persone) e sia climatizzazione? Considerate che dovendo fare ancora i lavori posso pensare, di fare un impianto di con pompa di calore, accumulo di 500L, la climatizzazione magari canalizzata, (o in qlternativa riscaldamento/raffrescamento a pavimento con deumidificatore), installare un sistema VMC. Sul tetto che ha una falda orientata a sud-ovest di circa 30mq installare dei pannelli fotovoltaici o solare termico.
    Attendo vostri pareri / proposte e se qualcuno ha idea di budget
    Marco

    Rispondi
    • Buongiorno Marco, dovendo fare anche climatizzazione le soluzioni possono essere diverse e alcune sono proprio quelle menzionate da lei. In questo caso, proporrei di fare prima un sopralluogo, dopo di che mettervi in evidenza le diverse soluzioni con costi e risultati ottenibili, in maniera a avere le idee chiare prima di effettuare interventi.

      Le mando un’email con eventuali date disponibili per il sopralluogo.

      A presto, Stefano.

      Rispondi
  8. Salve,
    ho una casa da ristrutturare su 3 piani di 260mq. Ho intenzione di mettere un termocamino a pellet da 30KW per scaldare l’acqua dei termosifoni ed un bollitore da 600 litri. Sul tetto pensavo di mettere sia il fotovoltaico sia il solare termico per scaldare l’acqua del boiler in estate quando il termocamino è spento. In aggiunta per la mezza stagione pensavo di mettere uno scaldaacqua a pompa di calore per alimentare il bollitore da 600 litri quando il sole è insufficiente ed il termocamino è spento. E’ una buona configurazione o è meglio abolire il solare termico a favore di tutto fotovoltaico? La falda del tetto a disposizione misura 19,5mq a sud, 8,5mq a est e 8,5mq a ovest. Il tetto è inclinato di 20° e la zona sono i Castelli Romani con un altitudine di 580 metri. Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Bruno, se inserisce nel sistema un bollitore in pompa di calore, soprattutto in presenza del fotovoltaico, il solare termico diventa un impianto superfluo. Ci sono, però, alcuni elementi che non mi convincono nella configurazione da lei descritta. Se ha necessità possiamo sentirci Lunedì.

      Saluti, Stefano.

      Rispondi
  9. ho una casa con 4 bagni due per piano come si fa ad avere in ogni bagno acqua calda sanitaria ? quante pompe di calore ci vogliono? la casa è su due piani. vorrei anche riscaldare la casa con pompe di calore senza utilizzare i termosifoni. la casa è alimentata con lo scambio sul posto da un impianto fotovoltaico di200 Kw. cordialmente Giuseppina Fattori

    Rispondi
    • Buonasera Giuseppina, ci siamo sentiti per telefono, mi mandi appena può la piantina così riesco a darle qualche info in più.

      Rispondi
  10. Ciao avrei bisogno di un consiglio,io ho una casa alimentata da un camino idro pellet quindi mi riscalda sia tutta la casa sia l’acqua sanitaria ho comprato un boiler di accumulo di 80 litri però ho anche lo scaldino a gas…se io volessi staccare lo scaldino a gas per poter sfruttare l’acqua calda accumulata nel boiler esiste qualche metodo per poterlo manovrare dall’interno della casa per non dover uscire ogni volta fuori per spegnere il gas?

    Rispondi
  11. Io ho un impianto fotovoltaico da Kw 3 e ho installato in caldaia un boiler da litri 80 che alimenta la caldaia. Durante i mesi estivi la caldaia rimane sempre spenta perché il boiler mi fornisce l’acqua calda a sufficienza. Tengo a precisare che la resistenza lavora solo quando l’energia prodotta dall’imp. fotovoltaico è maggiore del consumo dell’abitazione. Ho fatto una scheda elettronica che calcola i vari consumi. Se il consumo dell’abitazione supera la produzione la resistenza non lavora, è una bilancia elettronica. Il risparmio è notevole.

    Rispondi
    • Complimenti Sergio, è una buona ottimizzazione! Chiaramente, di per sè, la resistenza consuma molto, ma con la configurazione che gli hai dato sfruttando il FV ti permette di avere l’acqua calda quasi gratuita.

      Rispondi
    • Abito in Valle d’Aosta, ho un impianto fotovoltaico da 6 kw e vorrei eliminare il gas che uso x riscaldamento mettendo una caldaia elettrica con eventuale accumulo x sfruttare la corrente prodotta. Ha qualche consiglio?
      Grazie

      Rispondi
      • Per “caldaia elettrica” immagino tu intenda una pompa di calore. Perchè la caldaia elettrica ha un consumo 3 volte maggiore. Deve però essere dimensionata in maniera corretta e devi fare attenzione al modello scelto, per via delle temperature esterne rigide.

        Rispondi
  12. Nella casa dove andro’ ad abitare non c e’ dispositivo per uso gas, ci sono condizionatori nelle stanze e un boiler elettrico in bagno, da quanto leggo potrei lasciare tutto cosi visto che siamo in due. Ma per cucinare come si fa senza gas?

    Rispondi
    • Ciao Francesco, per i climatizzatori, se non sono troppo datati e in buono stato potrebbero andare bene. Bisogna solo capire a che temperature esterne arrivi? Di che zona sei?
      Per il boiler, ti consiglio assolutamente di sostituirlo con un boiler in pompa di calore, differenza di consumo circa 4:1.
      Per la cottura un semplice piano a induzione. Devi solo avere pentole e padelle in metallo o comunque adatte.

      Rispondi
  13. Ciao Stefano,
    sto comprando una casa da 200 mq su 2 livelli alle pendici dell’etna (700 m s.l.m.) in classe energetica A1 e siamo in tre in famiglia. La mia idea, ovvviamente, è no gas.
    Desideravo installare un FV da 6 KW e volevo un cosiglio sul tipo di impianto da installare per riscaldamento, raffreddamento e ACS(litri di accumulo sufficienti?).
    Alcune ipotesi:
    1) installare un PDC aria/acqua con accumulo e fancoil(Parete, soffitto o canalizzato?)
    2) installare PDC aria/aria … e per ACS ()?

    Inoltre che potenza di PDC servirebbe per la casa (piu’ o meno)?

    Grazie,
    Luciano

    Rispondi
    • Buongiorno Luciano, immagino non debba toccare i pavimenti. In tal caso, le 2 soluzioni menzionate da lei sono entrambe valide, nel secondo caso può utilizzare un boiler in pompa di calore (non serve unità esterna) per L’ACS.
      Se vuole inviarmi una planimetria a info@casasenzagas.it posso darle delle indicazioni più precise.

      Rispondi
  14. Buongiorno Stefano, grosso problema. Ho necessità insieme ad altre persone di staccarmi dal condominio x problemi con l’amministratore /costruttore che non pagando la bolletta dell’acqua ci ha lasciato tutti senza. Una volta trovato il sistema di riattivarla, facendo una deviazione dalla conduttura principale, come risolvere il problema di averla calda e x il riscaldamento come fare? Abbiamo un impianto di riscaldamento a pavimento, inutilizzato e un camino a legna, l’appartamento ha una metratura complessiva di 50 m2, ci troviamo a 900 metri dal livello del mare, fa freddo l’inverno e caldo l’estate. Abbiamo bisogno veramente di una mano. Grazie

    Rispondi
  15. Salve Stefano, sono in procinto di comprare una casa dotata di riscaldamento a pavimento condominiale che per la produzione di ACS attualmente,sfrutta una caldaia a metano indipendente. Volendomi staccare dall’impianto a metano che soluzione mi consiglieresti per la produzione di acqua calda per i due bagni e per i fornelli della cucina? Aggiungo che in casa siamo in 4. P. S. Mia moglie ha paura che eliminando la caldaia a metano l acqua calda scarseggi.

    Rispondi
    • Buonasera Fabrizio, dipende dagli spazi a disposizione. La soluzione ideale sarebbe un boiler in pompa di calore (non ha bisogno di unità esterna), ma per 4 persone consiglio, per stare traquillo, ne consiglio uno da 300lt. Le dimensioni sono circa 1,9m di altezza e un diametro di poco meno di 70cm. Se ha un locale per posizionarlo è la cosa migliore. Quello da 200lt è simile ma con altezza di circa 1,5m. Se invece ha poco spazio, quelli più piccoli sono da circa 100lt da fissare al muro come un qualsiasi boiler, ma se utilizzate molta acqua calda (ad esempio vasche da bagno) rischiate di utilizzare molto la resistenza interna di backup. In quel caso, i consumi potrebbero superare quelli del metano. C’è da dire che togliendo il metano, però, eliminate tutte le componenti fisse, di gran lunga maggiori rispetto al poco consumo di acqua calda.
      Avete un locale in cui poterlo posizionare? Ad esempio un ripostiglio? O in uno dei 2 bagni?

      Rispondi
  16. Buonasera Stefano,
    ho un’idrostufa a pellet “solo” per il riscaldamento, piano cottura a induzione e per l’ACS uno scaldabagno a GPL. Siamo in 5 (seppur bambini piuttosto piccoli che consumano poco per ora 🙂 ), di gas non ne usiamo tantissimo, ma vorrei sapere comunque quale sarebbe la soluzione che consiglieresti se volessi essere totalmente gas-free e un’idea minima di costo.
    Grazie mille!

    Rispondi
    • Buongiorno Michele, per l’ACS la soluzione ideale sarebbe sostituire lo scaldabagno a GPL con un bollitore in PDC! Mi manterrei su un 300lt di accumulo visto che siete in 5. Sono sistemi che non hanno unità esterna, serve solo uno sfiato verso l’esterno. Può considerare circa 3.000-3.500€ di investimento installato chiavi in mano, su cui ha diritto alla detrazione del 65%. Rispetto al GPL spenderebbe circa 1/3 in €/anno. Rientro investimento circa 4,5 anni.
      Rimango a disposizione se serve approfondire, Stefano.

      Rispondi
  17. Buongiorno, vivo in Canarias da 10 anni. A breve cambiero’ casa e nella fase costruttiva vorro’ un sistema di produzione acqua calda piu’ efficiente rispetto a quanto ottenuto fino ad oggi ed e’ per questo che chiedo un suo prezioso consiglio. Non ho bisogno di riscaldamento. Nella precedente ristrutturazione (dove vivo tutt’ora) avevo installato un pannello solare abbinato a un boiler elettrico per quando il pannello risultava insufficiente. Dopo due anni di funzionamento, il pannello solare ha iniziato a non tenere piu’ accumulo d’acqua calda. Quindi se durante il giorno c’e’ il sole, la doccia sara’ perfetta ma in caso contrario devo provvedere con il boiler elettrico. Inoltre avendo una vasca idromassaggio che verrebbe usata quando c’e’ una giornata uggiosa e freddina, il boiler e’ insufficiente per riempirla e il pannello non puo’ fornirla. Siamo in due e anche nella prossima casa vorremmo una vasca idro da 1.80 x 1 aprox., inoltre vorremmo poter usufruire dell’acqua calda sempre senza dover programmare l’accensione, con il minor costo e impatto sull’ambiente, possible. Quale consiglio puo’ suggerirmi? Grazie mille per il suo aiuto

    Rispondi
    • Buongiorno Maria, anche in questo caso si può valutare un boiler in PDC. Rispetto ad un boiler elettrico il consumo è di 1/4, quindi spenderebbe 4 volte meno a parità di acqua calda. Anche in questo caso, avendo la doppia serpentina, può integrare con dei pannelli solari.
      Se serve le mando lo chema dell’impianto.
      Saluti, Stefano.

      Rispondi
  18. Buona sera Stefano Previtero
    Vivo in Puglia in una villetta disposta su unico piano terra 150 mq. ho un impianto Fotovoltaico 4 kw, solare termico con boiler 200 lt per produzione acqua Sanitaria, Caldaia Gas collegata impianto termosifoni in alluminio. In cucina Come piano cottura oltre al classico a gas(utilizzo sporadico in caso di mancanza elettricità’), utilizzo esclusivamente piano a induzione.
    Vorrei ridurre i costi per l’utilizzo del gas per il riscaldamento e volendo integrare una Pompa di Calore (lasciare caldaia a gas come alternativa in caso di mancanza di elettricità’ etc.)le domande che vorrei porle sono:
    Un suo parere tecnico per una soluzione energetica e di costi
    – Installare Pompa di Calore aria/aria per ogni stanza ( n. 4 unita’ )
    – Installare Pompa di Calore aria/acqua per impianto termosifoni (integrato con caldaia gas) e acqua sanitaria (solare termico) se è fattibile.

    Rispondi
    • Buonasera Sandro, può valutare una pompa di calore aria/acqua in aggiunta alla caldaia. Ci sono diverse pompa di calore in grado di pilotare una caldaia esterna, quindi divenerebbe un sistema automatico. Per l’acqua calda sanitaria, se l’accumulo è fornito di doppia serpentina immagino sia già collegato alla caldaia) non dovrebbero esserci problemi ad integrare la PDC, altrimenti andrebbe cambiato l’accumulo del solare.

      Rispondi
  19. Buonasera . Sto ristrutturando una casa indipendente che non ha caldaia né termosifoni solo la predisposizione per questo tipo di riscaldamento non ha neanche il gas perciò sono tendente a non metterlo . Che impianto mi consiglierebbe ??? Ho locale tecnico sottotetto di circa 2 ×2 metri altezza massima 2 metri perciò ho spazio per boiler e altro .
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera Dayris, le soluzioni sono tante, tutte mediamente valide. Sicuramente non metterei il gas e utilizzerei una pompa di calore, ma il dubbio grosso è la distribuzione del calore.
      – Se la casa è ben isolata termicamente puoi valutare dei radiatori a patto di sovradimensionarli per farli lavorare al massimo a 45°.
      – Se devi rifare i pavimenti, puoi approfittarne mettendo un unavimento radiante.
      – Se vuoi un sistema che faccia caldo/freddo puoi valutare un sistema ad aria canalizzato, con le bocchette stanza per stanza.
      Dipende dal grado di ristrutturazione che intendi affrontare.

      Rispondi
  20. Buongiorno
    Sono il proprietario e amministratore di una piccola società immobiliare e gestiamo i nostri immobili .Ho una particolare avversione per il gas vorrei man mano toglierei tutte le caldaie a gas ed i piani di cottura dai miei appartamenti così come vorrei implementare la mia attività con la commercializzazione delle apparecchiature necessarie a questo scopo avvalendosi di installatori e manutentori di zona. Ho visto con particolare interesse le caldaie elettriche tipo -GALAN- Russa o polacca o quella proposta da -Thermogroup srl-.
    Mi sono piaciute le risposte che ha dato su questa Sua rubrica ed allora mi sono detto che forse potrà aiutare anche me.
    Grazie
    Paolo Sarmati cell : 3358379643

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  21. Salve Stefano. A breve andrò in affitto in un’appartamento senza gas, quindi non ha caldaia, il riscaldamento è centralizzato e nel bagno c’è un boiler elettrico! Siamo in 3, in cucina opteremo per il piano a induzione, ma come fare per avere l’acqua calda in cucina,dato che il boiler è collegato solo per l’acqua in bagno?! Vorremmo lasciare la potenza del contatore a 3kWh…bastano, tenendo presente tutti gli altri elettrodomestici, o è necessario aumentare e a quanto? Grazie

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    • Ciao Rosanna, le soluzioni posso essere 2:
      – Boiler in pompa di calore (prende molto più spazio del classico boiler elettrico) e tubazioni che arrivano in cucina.
      – Secondo boiler elettrico in cucina (se non vuoi fare grossi interventi.
      Il contatore credo sia un po’ piccolo, credo ti servano almeno 4 o 5 kW.

      Rispondi
  22. Buongiorno Stefano,
    abbiamo un vecchio scaldaacqua elettrico, ereditato dai precedenti proprietari, che vorremmo sostituire con uno a pompa di calore. Ci serve solo la produzione dell’acqua sanitaria, in quanto abbiamo riscaldamento centralizzato condominiale. Il problema sono gli spazi. La colonna dove è incassato lo scaldaacqua ora si trova in cucina, è larga solo 35 cm (fra il muro esterno e un muro portante) e ci chiediamo se esistano scaldaacqua a pompa di calore compatti, che si possano incastrare in un posto così angusto.
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Katia, in 35 cm credo proprio di no. Però se dovessero bastarti circa 100lt ci sono boiler da parete.

      Rispondi
  23. Buonasera. Vorrei un consiglio sulla mia situazione per ottenere acqua calda sanitaria. Attualmente ho un camino a pellet per il riscaldamento dei radiatori, dispongo dei pannelli fotovoltaici per 4,32 kw, e l acqua calda ora viene prodotta da una caldaia a GPL. Cosa mi consigliate per sostituire la caldaia?

    Rispondi
    • Buonasera Fabio, un boiler in pompa di calore. Ha dei consumi irrisori, sfrutti il FV e puoi fare a meno del GPL.

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  24. Buonasera! Mi consiglierebbe un sistema efficiente e non troppo dispendioso per riscaldare e produrre acqua calda? Posseggo una casa che ha solo un camino, niente termisifoni niente caldaia, niente gas in zona. La sto ristrutturando ma ricevo consigli molto contrastanti sul da farsi.. Grazie in anticipo!

    Rispondi
    • Buongiorno, se sta ristrutturando conviene installare un pavimento radiante e collegarci una pompa di calore, con cui può fare anche acqua calda sanitaria. Bisogna solo verificare lo spazio disponibile per mettere i componenti interni, anche se oggi ci sono dei sistemi compatti con all’interno anche accumulo tecnico e accumulo sanitario.

      Rispondi
  25. Buonasera, vorrei un consiglio in merito alla situazione in cui mi trovo, in relazione alla produzione di acqua calda per i sanitari. Gestisco un piccolo B&B a conduzione familiare, premetto di non avere una grande affluenza di clienti, le stanze sono cinque e su due piani con rispettive docce, attualmente le stesse sono riscaldate da cinque scaldabagni da litri 30 cadauno e solo in alcune circostanze, quando la struttura è piena con i condizionatori in funzione, il contatore di energia elettrica scatta nonostante l’impegnativa di 5 KW.
    Preciso in inverno l’impianto di riscaldamento è indipendente è stata istallata una nuova caldaia a pellet proprio in considerazione della scarsa affluenza di ospiti.
    La mia richiesta di informazione è finalizzata alla scoperta di un sistema di produzione di acqua efficiente e consigliabile alle mie esigenze.
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera franco, se non è troppo tortuoso unire gli impianti di acqua sanitaria, l’ideale è avere un bollitore in pompa di calore da 300lt, considerando che oggi ne utilizza 150 e divisi, con 300 è più che tranquillo. Magari con un sistema di ricircolo, in maniera da avere tutti l’acqua calda velocemente. I consumi si riducono di almeno 3 volte, se poi ha la possibilità di installare qualche kW di fotovoltaico riuscirebbe a coprire buona parte dei consumi. Va fatta un’analisi sui consumi elettrici totali. Dove si trova l’immobile?

      Rispondi
      • Grazie per la cortese risposta,
        l’immobile in questione si trova vicino Altamura (BA), all’impianto di acqua sanitaria esistente è stato predisposto al secondo piano un attacco per eventuale collegamento di pannello solare termico acqua calda, successivamente con l’istallazione della caldaia a pellet al primo piano, è stato previsto un altro attacco per acqua sanitaria ovviamente uniti fra loro ma senza riciclo.
        Il mio dubbio, considerando il montaggio di un bollitore in pompa di calore e collegato in uno dei due punti esistenti di acqua sanitaria (primo piano o secondo piano), possa esserci spreco di acqua e tempo per l’arrivo di acqua calda ai sanitari.
        Secondo Voi è fondato dubbio? Cosa mi consigliate?
        Ancora Grazie

        Rispondi
  26. Salve,
    avrei un quesito da porvi.
    Ho una casa in campagna dove ho il seguente problema:
    non è raggiunta dalla rete di metano; per il riscaldamento della casa ho costruito un impianto a termosifoni alimentato da una stufa a pellet.
    Il problema per il quale non riesco a trovare una soluzione è la produzione di acqua calda sanitaria. Il bagno è piccolo e con un soffitto molto basso, di conseguenza l’unica cosa che sono riuscito ad installare è uno scaldabagno elettrico da 10 litri… di più non c’entra… il risultato è che con 1-2 docce al massimo l’acqua calda si esaurisce….
    Qualcuno sa suggerirmi qualche idea….?
    Premetto che mi fu sconsigliato di produrre l’acqua calda con la stessa stufa a pellet anche perchè in quel caso avrei dovuta accenderla anche in estate… dunque una cosa estremamente scomoda..
    Vi ringrazio .
    Saluti,
    Roberto

    Rispondi
    • Ciao Roberto, per fare l’acqua calda con il pellet hai bisogno comunque di un accumulo sanitario, e anche bello grande, cosa che comunque ti sconsiglio anche io!
      Se avessi lo spazio potresti mettere un boiler in pompa di calore, ma mi sembra di capire che questo spazio non c’è. In questo caso non credo tu abbia altre opzioni.

      Rispondi
  27. buona sera
    Niscemi – Cl – come unire l’impianto di acqua calda proveniente da pannelli solari e da riscaldamento a gas, attualmente uso manopole di apertura e chiusura al bisogno
    grazie

    Rispondi
    • Ciao Franco, di solito si usa un bollitore solare con doppia serpentina, in cui entra anche una linea dalla caldaia. Quando la temperatura nel boiler scende, parte la caldaia per integrare calore, mentre se basta il solare, la caldaia sta ferma o fa solo riscaldamento.

      Rispondi
  28. Salve
    Ho una casa senza gas
    Ho acquistato con cessione del credito un solare termico con boiler da 300 lt
    Vorrei un consiglio su cosa acquistare per collegarci il solare.
    Uno scaldabagno a pompa di calore? O cosa altro?

    Rispondi
    • Ciao Fabrizio, complimenti per la scelta di vivere in una casa senza gas!
      Per quanto riguarda l’impianto, il boiler in pompa di calore avresti potuto prenderlo prima, al posto di quello da 300lt, ci sono quelli con doppia serpentina che ricevono il solare termico. Metterlo adesso ha poco senso, avresti 2 accumuli sanitari.
      Però il tuo accumulo dovrebbe comunque avere la possibilità di farci entrare una linea da un secondo generatore. Se così è, puoi utilizzare il tuo sistema di riscaldamento, con una valcola a 3 vie, per integrare il solare quando la temperatura dell’accumulo scende.
      Spero di aver compreso la situazione, in caso contrario forniscimi più info sull’impianto attuale.

      Rispondi
  29. buona sera abito in condominio a Roma, siamo 13 condomini, 2 ampie terrazze su2 piani riscaldamento centralizzato,ci propongono cambio caldaia a condensazione +pannelli
    foto voltaici e termici, e sostituire la caldaia a gas acqua sanitaria con boiler PDC per ogni
    appartamento tutto come lavoro trainante al110% Grazie infinite per il suoi consigli
    RENZO NICOSANTI

    Rispondi
    • Ciao Renzo, tutto trainante non può essere, al massimo sarà trainante il cambio caldaia ed il resto trainato.
      E’ sicuramente una soluzione migliorativa, i boiler in PDC occupano molto spazio, ma convengono.
      Vi è stato proposto tutto con sconto in fattura?

      Rispondi
  30. Io ho un impianto fotovoltaico da Kw3 e mi permette di spegnere la caldaia da Aprile a Novembre con il seguente sistema : in caldaia ho installato un boiler elettrico da 80 litri con resistenza, e ho fatto una scheda elettronica che mi calcola il consumo dell’abitazione, e la corrente prodotta in più va ad alimentare la resistenza, senza spendere niente.Chi volesse una scheda posso procurargliela. sant.sergio @yahoo.it

    Rispondi
  31. Buonasera
    Sto usufruendo del superbonus 110
    Impianto fotovoltaico e solare …il tecnico mi dice che convetrebbe tenere la caldaia a gas per acqua calda anzicche installare uno scaldino perche pur avendo le batterie per l accumulo potrei nelle giormate con poco sole dovrei scaldare l acqua con lo scaldino spendento tanto di piu …lei cosa mi puo consigliare?

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    • Buonasera Romeo, mi sorprende il consiglio del tecnico. Per l’acqua calda sanitaria può installare uno scaldacqua in pompa di calore. Consuma meno della caldaia a metano (in euro) anche senza fotovoltaico. Tra l’altro, se mette una pompa di calore per il riscaldamento, eviterei il solare termico, sfrutterei piuttosto lo spazio per fare più fotovoltaico possibile.
      L’alternativa e un accumulo sanitario alimentato direttamente dalla pompa di calore.
      La caldaia, a mio parere, non ha senso di esistere in una configurazione nuova. Nelle mezze stagioni e in estate avrà dell’energia in eccesso che non usa, perchè buttare soldi in metano?

      Rispondi
  32. Ciao, ho una termostufa a legna 24 kw idro , fa sia termosifoni che acqua calda sanitaria. Quando è accesa vorrei immagazzinare anche acqua calda per poi sfruttare il giorno dopo. Tu hai qualche soluzione ? Grazie in anticipo per la risposta.

    Rispondi
    • Ciao Massimo, ma attualmente non hai già un accumulo per l’acqua calda sanitaria? L’unico modo per avere l’acqua calda per più tempo è aumentare la grandezza dell’accumulo, ma entro certi limiti.

      Rispondi
  33. Ciao Stefano , avrei bisogno di un tuo consiglio.
    Ho una taverna di circa 60mq anni 70 i termi sono abbastanza datati però abbiamo sostituito la caldaia nel 2015 a gas istantanea. La taverna è sempre fredda e vorremmo sostituire i termi però vorremmo una soluzione per far andare i termi tutto l’inverno però staccandoci dal gas.

    Rispondi
    • Per 60 mq, una soluzione senza utilizzare gas potrebbe essere un sistema ad aria, quindi climatizzatori (con unità a parete o a terra) ma solamente scegliendo modelli che garantiscano ottime prestazioni in caldo e che reggano temperature esterne molto basse. Considera che i sistema ad aria NON nascono per fare il caldo, quindi sono pochi i modelli che possono essere adatti a questo scopo. Un dato da guardare sulla scheda tecnica è quanti kW termici possono erogare in caldo, dovrebbero avere almeno la stessa capacità che hanno in freddo se non di più.
      L’alternativa, se si tratta di una taverna utilizzata non costantemente, potrebbe essere una stufa a pellet, soprattutto se si tratta di un unico locale.
      Più critica, invece, (e che sconsiglio) la pompa di calore tradizionale, soprattutto su termosifoni datati.

      Rispondi
  34. Buongiorno Stefano,

    sto eseguendo lavori di efficientamento energetico che comprendono cappotto, infissi e impianto termico in una casa bifamiliare su tre piani in montagna (900m). Per riscaldare gli ambienti uso la legna, ho una stuafa ad accumulo (stube) all’interno dell’appartamento più grande e una stufa normale in mansarda. Nelle giornate più fredde la sera accendo un poco i radiatori alimentati dalla caldaia a gasolio solo nell’appartamento con stube, in mansarda è fin troppo caldo, essendo anche il tetto coibentato. L’idraulico a cui mi sono rivolto mi ha sconsigliato la pompa di calore, proponendomi impianto termico solare abbinato a caldaia a condensazione a metano (l’allacciamento è già presente), con accumulo di 300 litri. Nei mesi di dicembre e gennaio vengo raggiunto dal sole solo per 1/2 ore. Ora sinceramente ho dei dubbi riguardo alla proposta dell’idraulico… faccio bene ad averli? Grazie!

    Rispondi
    • Buongiorno Denis, la pompa di calore potrebbe essere una soluzione nel caso in cui, dopo aver fatto cappotto e infissi, i radiatori saranno in grado di lavorare a temperature intorno ai 45°, massimo 50° nel periodo più freddo. Questa è un’analisi che potrebbe fare il termotecnico che sta seguendo l’intervento.
      In caso contrario, potrebbe essere valutabile la caldaia a metano, ma invece del solare termico, potresti considerare un boiler in pompa di calore, che ha dei consumi irrisori, e al massimo un piccolo impianto fotovoltaico.

      Rispondi
  35. Buongiorno,
    Sto per ristrutturare completamente un appartamento in condominio composto da due unità abitative unite ma divisibili in futuro. Devo mantenere tutti gli impianti distinti e pertanto dovrei installare due scaldabagni. Il riscaldamento è centralizzato. Visto che devi anche installare due impianti di climatizzazione volevo sapere se esiste una soluzione a pompa di calore che mi possa produrre acqua calda e climatizzazione estiva.

    Rispondi
  36. Casa in campagna a 350 m altitudine, con caldaia Gpl e idrostufa a pellet che in inverno viene usata per riscaldare solo la parte di casa abitata.
    In estate 4 stanze con bagno sono utilizzate x B&B (modesta affluenza).
    Per garantire acs per 4 docce in estate senza utilizzare il gpl, è più conveniente installare 2 pannelli solari con accumulo di 150 l. O un boiler a pompa di calore? Non intendo mettere fotovoltaico x l’alto costo.
    Grazie

    Rispondi
    • Ciao Milena, considera che con un impianto solare termico, in inverno, dovrai comunque integrare per produrre acqua calda. Se elimini il Gpl dovrai integrare con una resistenza elettrica o con l’idrostufa, quindi il boiler in pompa di calore finisce per essere più conveniente anche senza fotovoltaico. Per 4 docce, però, mi sembrano pochi 150lt. Sarebbero più indicati 300.

      Rispondi
  37. Ciao,
    ho una caldaia a condensazione Ferroli (ECONCEPT IN 25 C) e il condominio ha i pannelli solari per avere acqua calda nei vari appartamenti. Il modello ECONCEPT IN 25 C non è uno dei modelli specifici che si adattano al fotovoltaico, ma un modello generico, pertanto ha una modalità “Estate” che però NON disattiva anche il gas (in modo da permettere di fare uso della sola acqua calda generata dal fotovoltaico, invece che usare il gas di casa).

    Per azzerare il consumo di gas in estate (confermo che l’acqua calda dei pannelli condominiali mi è sufficiente per fare tutto ciò durante la giornata) è preferibile spegnere completamente la caldaia (perdo anche il termostato che mi aiuta a visualizzare la temperatura ambiente, che ovviamente resta spento) o chiudere semplicemente la valvola del gas? Cosa è meglio in termini di rischi di guasti per la caldaia? Si aumenta il rischio che si possa rovinare a stare per 3/4 mesi spenta?

    Grazie

    Rispondi
    • Ciao Riccardo, secondo me, in questi casi, va progettato l’impianto in maniera diversa, ovvero facendo partire la caldaia solamente quando non si raggiunge la temperatura necessaria. E’ una questione più elettronica che idraulica, ma bisogna capire com’è configurato oggi l’impianto a livello idraulico. Un esempio potrebbe essere una valvola a 3 vie, che permette il passaggio dell’acqua calda prodotta dal solare e chiude la caldaia finche la temp dell’accumulo sanitario non si abbassa, ma è complesso spiegarlo per iscritto, bisognerebbe vedere l’impianto.

      Rispondi
  38. Purtroppo non tutti hanno la possibilità di installare pompa di calore o pannelli solari, quindi l’unica soluzione rimane o il gas o uno scaldabagno elettrico. Mi riferisco ad un appartamento in centro a Milano in un palazzo storico del 1930…
    A meno che, non ci siano altre alternative non ancora considerate?
    Grazie mille!

    Rispondi
    • Un boiler in pompa di calore, di norma, occupa più spazio rispetto al boiler elettrico, ma dipende dal n. di persone che utilizzano l’acqua calda. Se si ha un bagno spazioso può essere installato tranqullamente anche in appartamento. Diverso è il tema riscaldamento, anche se oggi esistono sistemi in pompa di calore da incasso, con tutta la centrale termica in un armadio.

      Rispondi
  39. Buon giorno
    stò acquistando un appartamento 90 mq circa e devo ristrutturarlo,
    vorrei eliminare il gas , e mi servirebbe un impianto che faccia riscaldamento,raffrescamento ed acqua calda , cosa mi consigliate
    grazie Michele

    Rispondi
    • Buongiorno Michele, l’unico impianto che può fare riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria è la pompa di calore. Da lì, bisogna capire che sistema di ditribuzione scegliere: se si valuta un pavimento radiante, dovrai installare un sistema di deumidifica in tutta la casa per utilizarlo in freddo, altrimenti l’umidità dell’aria in casa condensa sul pavimento freddo. L’alternativa è uni sistema canalizzato tutto aria, se fatto bene rimane confortevole ed è di norma un po’ più economico. Dove si trova l’immobile?

      Rispondi
  40. Buongiorno,
    vivo in un appartamento a Milano di ca 130 mq. con riscaldamento centralizzato. Non ho balconi e i due bagni e la cucina sono posizionati molto distanti tra loro. Attualmente produco ACS con una caldaia a gas. Sto pensando di ristrutturare e mi piacerebbe eliminare il gas e magari avere qualcosa che aiuti a riscaldare e che possa raffrescare in estate.
    Pensavo a utilizzare una pompa di calore ma non posso appendere elementi esterni sulle facciate. Secondo lei può esistere una soluzione.
    grazie
    Alberto

    Rispondi
    • Buongiorno Alberto, per l’acqua calda sanitaria potrebbe valutare un boiler in pompa di calore, non serve l’unità esterna, serve solamente una griglia che da verso l’esterno. Per qualsiasi altro sistema in pompa di calore (intergrazione al riscaldamento, raffrescamento…) serve l’unità esterna.

      Rispondi
  41. Salve,

    Sto ristrutturando un appartamento in città per farne una casa vacanze (fino a 6 posti letto). Vorrei tantissimo eliminare completamente il gas. A parte la cucina a induzione, volevo comprare due scaldabagni a pompa di calore per i due bagni (e la cucina). Purtroppo i bagni non sono enormi e a quanto pare non c’e’ spazio per installare questo tipo di scaldabagno (ne trovo solo in verticale e troppo alti).

    Cerco in tutti i modi una soluzione: magari un grande scaldabagno da mettere all’esterno, sul balcone? Oppure un paio di accumulatori interni (da poter sistemare in orizzontale), con motore/i esterno (tipo climatizzatore)?

    Grazie!

    Rispondi
    • Buongiorno, i boiler in pompa di calore non hanno bisogno di unità esterna ma solo di una griglia che da verso l’esterno (tranne qualche sistema molto grande). Valutarne uno unico, anche posizionato esternamente, potrebbe assolutamente essere una soluzione.

      Rispondi
      • Ce ne sono in commercio con unita’ esterna, che diminuisce un po’ le dimensioni dell’accumulatore interno. Purtroppo non riesco a trovare modelli il cui funzionamento sia garantito se installati completamente all’esterno, ne’ altri che possano essere posizionati in orizzontale.

        Rispondi
  42. Salve, io abito in un paese di montagna in Calabria, ho un pannello solare con boiler da 200 litri,che funziona a circolazione naturale, sfrutto l’acqua calda solo d’estate perché non collegato alla mia caldaia a condensazione, lavoro impensabile da fare a causa della posizione dei due impianti, quello che volevo chiedere e come posso sfruttare l’acqua che comunque d’inverno in alcuni giorni si scalda anche a 35/40?grazie

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    • Buonasera Alessandro, una delle soluzioni potrebbe essere allacciare l’acqua calda sanitaria in uscita dal solare termico, all’ingresso dell’acqua fredda in caldaia, in maniera che la caldaia stessa integra solo la temperatura necessaria. Chiaramente bisogna capire se è fattibile, in base a come è fatto l’impianto, ma di norma è la soluzione più semplice.

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  43. Buongiorno, ho installato uno scaldacqua a pompa di calore nuos evo 150 a+ in un bagno di circa 8 mq con doppie finestre. Ho messo due tubi che escono verso l’esterno e per l’estate è andato più che bene. Temo però che d’inverno, se la temperatura dovesse scendere sotto lo zero, che la macchina inizi a non funzionare o addirittura bloccarsi. Posso togliere uno dei due tubi nel periodo invernale in modo da far attingere alla macchina l’aria di questo bagno nonostante non sia tanto grande, riscaldato e a volte con tanta condensa dovute alle docce? Grazie mille

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    • Buongiorno Stefano, sì, può lasciare la ripresa dal bagno e l’immissione verso l’esterno. Non faccia il contrario perchè raffredderebbe il bagno.

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  44. Salve

    sto cercando di non dipendere più dal gas e smanettando su internet ho trovato che si parla di pompe di calore. Visto che sei un esperto potresti consigliarmi uno scaldacqua a pompa di calore per ACS che debba sopperire a un fabbisogno giornaliero per una famiglia di 4 persone?

    Rispondi
    • Ciao Fabio, per 4 persone ti serve uno scaldacqua almeno da 300lt. Se utilizzate vasche da bagno anche 500.

      Rispondi

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